sabato 16 agosto 2014

La celiachia è una malattia, spesso, subdola e può portare seri danni ad un organismo in crescita: perciò una diagnosi precoce è di peculiare importanza. Di essa si sa che alcuni geni del complesso maggiore di istocompatibilità determinano la predisposizione all'intolleranza al glutine: la seconda più diffusa al mondo, dopo quella al lattosio.
Se la terapia senza glutine rimane l'unico trattamento idoneo, ci si dirige soprattutto in ambito diagnostico per anticipare al massimo l'insorgenza della malattia. Fino agli anni Novanta era necessario ricorrere alla biopsia intestinale per identificare l'intolleranza al glutine, invece, attualmente il primo approccio avviene a partire dal dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi e anti-endomisio, ritenuti marcatori sierologici di grande affidamento. Nel prossimo futuro, tuttavia, potrebbe registrarsi un approccio del tutto nuovo. 
 Un'équipe pedagogica dell'ospedale pediatrico del Gaslini di Genova ha, infatti, scoperto la positività dei celiaci agli anticorpi diretti contro il rotavirus, responsabile delle più diffuse forme di gastroenterite virale nei bambini fino ai cinque anni. Con una semplice analisi del sangue è oggi possibile prevenire l'insorgenza della malattia celiaca nei soggetti geneticamente predisposti con largo anticipo rispetto ai test diagnostici convenzionali.

L'ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA FORNISCE LA LISTA DEGLI ALIMENTI VIETATI:

Cereali, farine e derivati: Frumento (grano), orzo, farro, kamut, avena, segale, monococco, spelt, triticale, farine, amidi, semola, semolini, creme e fiocchi dei cereali vietati, primi piatti preparati con i cereali vietati (paste, paste ripiene, gnocchi di patate, gnocchi alla romana, pizzoccheri, crȇpes), pane e prodotti sostitutivi da forno, dolci e salati, preparati con i cereali vietati (pancarrè, pangrattato, focaccia, pizza, piadine, panzerotti, grissini, cracker, fette biscottate, taralli, crostini, salatini, cracotte, biscotti, merendine, pasticcini, torte), germe di grano, farine e derivati etnici (bulgur o boulgour o burghul), couscous (da cereali vietati), cracked grano, frik, greis, greunkern, seitan, tabulè, crusca dei cereali vietati, malto dei cerali vietati, prodotti di prima colazione a base di cerali vietati (soffiati, in fiocchi, müsli, porridge), polenta taragna (se la farina di grano saraceno è amalgamata con farina di grano).

Carne, pesce e uova: Carne o pesce impanati (cotoletta, bastoncini, frittura di pesce, ecc.) o infarinati o miscelati con pangrattato (hamburger, polpette, ecc.) o cucinati in sughi e salse addensanti con farine vietate.

Latte, latticini, formaggi e derivati: Piatti pronti a base di formaggio impanati con farine vietate; yogurt al malto, ai cereali, ai biscotti; bevande a base di avena.

Verdura e legumi: Verdure (minestroni, zuppe, ecc.) con cereali vietati; verdure impanate, infarinate, in pastella con ingredienti vietati.

Frutta: Frutta disisdratata infarinata (fichi secchi, ecc.).

Caffè, tè, tisane: Caffè solubile o surrogati del caffè contenenti cereali vietati (es.orzo o malto); bevande e preparati a base di cereali (es. malto, orzo, segale); orzo solubile e prodotti analoghi.

Alcolici: Birra da malto d'orzo e/o frumento.

Dolciumi: Cioccolato con cereali, torte, biscotti e dolci preparati con farine vietate e/o ingredienti non idonei.

Grassi, spezie, condimenti e varie: Lievito naturale o lievito madre o lievito acido; seitan.




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