domenica 14 settembre 2014

Mangiare male si riflette sulla pelle del viso. Se aiuterete il vostro organismo a depurarsi, gli restituirete la sua naturale luminosità. Il modo migliore per raggiungere tale obiettivo consiste nel facilitare il transito intestinale con un opportuno consumo di fibre, che oltre a migliorare questo aspetto procura una sensazione di sazietà che eviterà di eccedere con il cibo e, quindi, faciliterà il controllo del peso.
La quantità raccomandata di fibre dai nutrizionisti e di 25-30 grammi al giorno e, si assume con una dieta varia che includa frutta e verdura, cereali integrali e una manciata di frutta secca al giorno. 
Cercate però di non inserire di colpo la fibra nella vostra dieta, soprattutto se quest'ultima è povera di fibre, poichè potrete accusare disturbi intestinali come gonfiore addominale. Pertanto, è consigliabile introdurre gli alimenti ricchi di fibra aumentandone gradualmente la quantità, in modo da abituare l'organismo. 
Inoltre non dimenticate di bere quotidianamente sei-otto bicchieri di acqua o di altri liquidi come succhi di frutta fatti in casa, senza aggiunta di zucchero, oppure tisane o brodi. 

Il rosmarino stimola la memoria. Secondo una università inglese, annusare l'olio essenziale ricavato da questa comune pianta alimentare migliora la capacità mnemonica.

Non basta tenere sotto controllo l'obesità e fare esercizio fisico costantemente per evitare il diabete. Se si assumono spesso zuccheri durante il giorno, si corre un rischio maggiore di sviluppare la malattia. Al contrario, secondo uno studio dell'Harvard School of Public Health di Boston (Massachusetts) consumare due porzioni da 30 g di noci alla settimana aiuta a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e, questo avviene soprattutto nelle donne.

L'insalata russa non è stata inventata da uno chef russo ma francese, Lucien Olivier, che lavorava nel 1860 in un famoso ristorante di Mosca, l'Hermitage. Sembra che l'originale fosse composta da ostriche, caviale e gamberetti mescolati in salsa maionese. Era un piatto per ricchi divenuto in una variante più economica (verdure e salumi al posto del pesce) un piatto popolare durante il periodo sovietico.

I film in 3D possono scatenare facilmente nausea e mal di testa, in conseguenza della situazione innaturale che l'occhio si trova a dover fronteggiare. Infatti, la vista tende a focalizzarsi su un punto esterno allo schermo e ciò causa una sorta di confusione al cervello, che invece ha come punto di riferimento principale lo schermo. 

sabato 13 settembre 2014

                                                      






Secondo uno studio dell'Università Statale di Atlanta (Stati Uniti) le persone con gli occhi marrone sono geneticamente più sensibili agli effetti dell'alcol e questo fa sì che bevano meno. Il colore degli occhi può indicare anche il rischio di soffrire di malattie della pelle: le persone che li hanno marrone sono meno predisposte a soffrire di melanoma, chi li ha di colore blu invece tende a soffrire meno di vitiligine, che provoca una pigmentazione irregolare della pelle.

Dipingere un quadro, cantare, ballare: le terapie artistiche sono una terapia efficace per eliminare l'ansia. La ricerca è stata pubblicata sulla famosa rivista internazionale JAMA Internal Medicine, svolta su persone affette da tumore. Oltre a ridurre il nervosismo è stato notato che ascoltare musica riduce della metà il dolore provato dai pazienti.

mercoledì 10 settembre 2014


Racconti di viaggio

Abitata da ben 7000 anni, ATENE rappresenta la culla della civiltà europea. La città fiorì nel V secolo a. C. quando gli ateniesi detenevano il controllo di buona parte del Mediterraneo orientale. Gli edifici di questo periodo, compresi quelli nell'antica Agorà e sull'Acropoli, si trovano prevalentemente nella parte meridionale della città. 
Quella settentrionale si è sviluppata a partire dal 1800 circa, quando re Ottone fece di Atene la nuova capitale della Grecia. Gli architetti del re progettarono la nuova città in stile europeo con larghi viali fiancheggiati da alberi sui quali sorsero subito numerosi edifici pubblici e dimore in stile neoclassico. Questi eleganti edifici sono oggi occupati dalle grandi banche, dalle ambasciate e da istituzioni pubbliche, come l'Università e la Biblioteca. La raffinata area residenziale di Kolonàki è situata nella parte nord del centro cittadino, così come l'area cosmopolita attorno a Patriàrchou Ioakeìm e Irodòtou, strade che si caratterizzano per gli splendidi negozi e i locali di intrattenimento. Quasi tutti i migliori musei di Atene, compreso il Museo Archeologico Nazionale, sorgono in questa zona della città.

Ciò che bisogna assolutamente vedere ad Atene:

☺ Monastiràki, questa antica zona della città deve il proprio nome a un piccolo monastero ubicato a Plateìa Monastirakìou. Un tempo centro dell'Atene musulmana, Monastiràki ospita ancora un bazar e un mercato che espongono di tutto, dalle chincaglierie ai gioielli. La domenica mattina, quando i negozi sono chiusi, il mercato si anima. Durante la settimana i negozi della zona circostante offrono pressochè gli stessi prodotti. Ogni negozio ha una propria specialità, perciò guardatevi intorno prima di fare un acquisto. 
Le moschee Fethiye e Tsistaràki, documentano il passato orientale della zona. La moschea Fethiye, all'angolo dell'Agorà romana, fu costruita dai turchi alla fine del XV secolo per celebrare l'occupazione di Atene. La moschea Tsistaràki è sede del Museo Kyriazòpoulos, questo edificio fa parte del Museo di Arte popolare Greca. Aperto nel 1974, espone circa 800 ceramiche provenienti da tutta la Grecia.
A Monastiràki sono evidenti anche le influenze romane. La zona fiancheggia l'Agorà romana e comprende i resti della Biblioteca di Adriano e la curiosa Torre dei Venti, un orologio idraulico di età ellenistica a pianta ottagonale, dove sono raffigurate le personificazioni degli otto venti. La Torre dei Venti non è visitabile all'interno e non si sa quando ne sia prevista la riapertura.
Piazza Monastiraki


                   Biblioteca di Adriano, nell'Agorà romana. 


Torre dei Venti, nell'Agorà romana. 

 ☺ L'antica Agorà, o piazza del mercato, costituì il cuore politico dell'antica Atene a partire dal 600 a. C. La democrazia era esercitata nel Bouleuterion (Consiglio), nelle corti di giustizia e nelle assemblee popolari. Socrate venne accusato e condannato qui, nella prigione di stato, nel 399 a.C. I teatri, le scuole e le stoà gremite di negozi contribuivano a fare della piazza il centro della vita sociale e commerciale. Nell'Agorà aveva sede anche la zecca, che coniava monete in argento. La Scuola americana di Studi Classici cominciò gli scavi in questo luogo negli anni Trenta del Novecento; da allora sono stati rinvenuti resti di un complesso di edifici pubblici. Qui si possono ammirare:
La Statua di Adriano, l'imperatore romano ebbe Atene sotto la sua autorità. La statua è del II secolo d. C.



Odeion di Agrippa, questa statua di un tritone (creatura umana e pisciforme) adornava un tempo la facciata dell'Odeion di Agrippa. Risale al 150 d. C. e si trova ora nel Museo dell'Agorà.



Efaistièion, noto anche come Theséion, è l'edificio meglio conservato del luogo (449-440 a.C.).



Stoà di Attalo è un edificio a porticato fondato da re Attalo di Pergamo (regno 159-138 a.C), dominava la parte orientale dell'Agorà fino a che non venne incendiata dagli eruli nel 267 d. C. Ricostruita sulle fondazioni originarie e con gli antichi materiali, ospita ora un museo il cui materiale espositivo rivela la grande raffinatezza della vita antica. 

☺ Acropoli, significa letteralmente "città alta" (àkros "alto", pòlis "città"). Posta dunque in posizione dominante rispetto al resto dell'insediamento, in età micenea ospitava la residenza fortificata del re ed era connotata da caratteri difensivi e politici. A metà del V a. C. Pericle si fece promotore di un grandioso programma di riedificazione della città di Atene, la cui realizzazione simboleggiò i successi politici e culturali della Grecia. La costruzione di tre templi splendidi e una porta monumentale trasformarono l'Acropoli. Il teatro di Dionisio, sul pendio sud, subì un'ulteriore trasformazione, mentre il teatro di Erode Attico venne aggiunto nel II secolo d. C. Da non perdere:

Il Partenone è uno degli edifici più famosi del mondo, questo tempio, iniziato nel 447 a.C. fu progettato da Callicrate e Ictino, per ospitare la Statua di Atena Parthenos (fanciulla), scolpita da Fidia. Dopo nove anni di costruzione, il tempio fu dedicato alla dea nel 438 a. C. Nel corso dei secoli è stato più volte riadattato divenendo chiesa, moschea e arsenale, ma anche subito ingenti danni. Rimane, tuttavia, l'espressione massima della gloria dell'antica civiltà greca, il Partenone è ancora oggi l'emblema della città di Atene. 

Sono poche le sculture rimaste del famoso tempio dedicato ad Atena; questa si trova nella parte ovest del timpano.



La Loggetta delle Cariatidi, queste statue di donne vennero usate al posto delle colonne nel portico sud dell'Eretteo. Gli originali, si possono ammirare nel Museo dell'Acropoli, sono stati sostituiti da copie. 


Tempio di Atena Nike, questo tempo di Atena vittoriosa, fu costruito nel 427-424 a. C.



Teatro di Erode Attico, detto anche Odeion di Erode Attico, questo stupendo teatro fu costruito nel 161 d. C. Venne restaurato nel 1955 ed è oggi adibito a concerti all'aperto. 



 Teatro di Dionisio, nell'edificio si trova questa statua del satiro Sileno. Il teatro che vediamo oggi fu costruito da Licurgo nel 342-326 a. C. 


☺ Il Museo dell'Acropoliraccoglie esclusivamente materiali rinvenuti sull'Acropoli: nucleo principale della collezione sono le statue e i frammenti di decorazione architettonica arcaica profanati dai persiani nel 480 a.C., cui si aggiungono sculture del periodo classico. Dal 2009 la collezione è esposta nella nuova, ampia e moderna sede del museo alle pendici dell'acropoli. Il nuovo museo dell'Acropoli al suo interno riunisce - in uno spazio ricostruito delle esatte dimensioni e orientamento del Partenone - tutte le parti del fregio appartenenti al governo greco e quelle in corso di restituzione (gran parte dei fregi del Partenone si trovano al British Museum di Londra).

Mura antiche all'ingresso del Nuovo Museo dell'Acropoli. 


Gli originali delle Cariatidi custoditi nel Nuovo Museo dell'Acropoli.



☺ Il Museo Archeologico Nazionale fu inaugurato nel 1891 e radunò una collezione i cui pezzi erano in precedenza custoditi in diverse parti della città. L'inestimabile raccolta venne poi dispersa e raccolta sotto terra durante la Seconda Guerra Mondiale per sottrarla alla distruzione. Il museo riaprì nel 1946 e il conseguente riallestimento hanno permesso di rendere giustizia alle formidabili raccolte. Gli oggetti in mostra, pezzi unici e vari che vanno da manufatti micenei in oro, dalle innumerevoli sculture alle ceramiche e ai gioielli, fanno sicuramente di questo museo uno dei più prestigiosi al mondo. 
Da non perdere:


Cronide di Capo Artemisio: la Statua in bronzo dell'Antica Grecia fu recuperata nel 1928 sott'acqua nei pressi dei fondali marini antistanti Capo Artemisio, nell'odierna Eubea.


Efebo di Anticitera: il giovane raffigurato da questa elegante statua bronzea ellenistica, ritrovata al largo dell'isola di Anciterra nel 1900.


La Maschera di Agamennone: un tempo si pensava che questa maschera mortuaria d'oro, rinvenuta a Micene da Schliemann, fosse appartenuta al leggendario re Agamennone. Risale al 1500 a. C. circa.



Gli Affreschi di Thera del 1500 a. C. furono rinvenuti sull'isola di Santorini. Questo è chiamato "Il Pescatore".



☺ La Pláka è il centro storico di Atene. Sebbene non siano molte le case anteriori al periodo ottomano, questa è la più antica area della città abitata. Nonostante gli innumerevoli turisti e i molti ateniesi che si recano nelle taverne o che curiosano nei negozi di antiquari, la Pláka conserva ancora l'atmosfera propria di un quartiere residenziale.
Interessanti da visitare:

Panagia Gorgoepikoos, questa piccola chiesa del XXII secolo, conosciuta anche come Piccola Cattedrale, conserva apprezzabili sculture.





Il Tempio di Zeus Olimpio è il più grande della Grecia e nelle dimensioni supera anche il Partenone. I lavori di edificazione iniziarono nel VI secolo a. C. sotto il regno del tiranno Pisistrato, che si ritiene ne promosse la costruzione per guadagnarsi il favore della gente. Molti furono i tentativi di completare il tempio, che rimase però incompiuto 650 anni. L'imperatore romano Adriano dedico l'edificio religioso a Zeus Olimpio durante le grandi Grandi Panatenee del 132 d. C., in occasione della sua seconda visita ad Atene. Delle 104 colonne corinzie originali, alte 17 m, sono sol 15 quelle rimaste, ma bastano comunque per dare l'idea delle enorme dimensioni di questo tempio. Il tempio si trova accanto all'arco di Adriano risalente al 131 d. C., eretto appositamente per segnare il confine tra la città antica e la nuova Atene di Adriano.

L'arco di Adriano, adiacente al tempio di Zeus Olimpio. 

...e dopo aver fatto questo profondo tuffo nel passato storico cosa c'è di meglio che sedersi comodamente in uno dei tantissimi locali con vista sull'Acropoli...il Partenone o ancora il Theséion...e gustarsi un piatto tipico della cucina greca? A voi la scelta...


                                                                   Insalata greca

                                                                     Moussaka 

                                                                         Dakos

                                                            Torta Baklava 


                                                             Yogurt greco con frutta e miele 


P.S. Se vi recate ad Atene durante il periodo della stagione balneare, potete raggiungere con il tram la spiaggia di Kalamaki (si prende in centro e ci vogliono circa 40 minuti per arrivarci). Volendo potete anche proseguire nelle località vicine. Sicuramente le spiagge della provincia di Atene non sono così belle e caratteristiche come quelle delle isole greche, ma perchè non unire al tour culturale un momento per rilassarsi distesi al sole?!! 

martedì 9 settembre 2014


Sul fatto che il momento da dedicare alla colazione è fondamentale per la salute e lo sviluppo dei più piccoli non c'è dubbio. Al termine del periodo di digiuno notturno, infatti, la prima colazione ha la funzione di fornire la disponibilità energetica necessaria per affrontare le attività mattutine e, più in generale, della giornata. Saltare la prima colazione riduce le capacità di concentrazione di bambini durante le ore scolastiche, oltre che di resistenza durante l'esercizio fisico. I bambini che arrivano in classe a digiuno sono, inoltre, più stanchi e svogliati. Per fare una buona colazione, l'elemento chiave è il tempo: alzarsi dieci minuti prima per sedersi a tavola è una strategia vincente, perchè si dà al bambino il tempo di svegliarsi con calma e di non sentire gli effetti del digiuno notturno incentivando un inizio di giornata non troppo frenetico.
Oltre all'aspetto nutrizionale la prima colazione è per il bambino il momento in cui si incontrano gli affetti e si salutano i propri familiari prima della separazione della giornata. Per il bambino, come per tutta la famiglia, è una vera e propria esperienza sensoriale e di relazione. Il mattino è un momento di scambio, di dare e avere amore e dolcezza in tutti i sensi, ed è il momento in cui si determinano le sorti del risveglio, che può essere come uno choc perchè non si ha voglia di uscire dalla dimensione del sonno, ma può essere anche positivo se inteso come inizio delle giornata e delle attività.
La qualità degli scambi è fondamentale e gioca un ruolo chiave sul bisogno di sicurezza del bambino. La colazione stimola tutti i sensi dell'organismo e può rappresentare una consuetudine di buon umore e benessere.

1. La prima colazione va consumata tutti i giorni.
2. In una colazione completa devono essere presenti tutti i nutrienti, carboidrati e fibre, proteine, lipidi, vitamine e minerali, ed è importante introdurre sia alimenti liquidi sia alimenti solidi. Non devono mancare: latte o derivati (yogurt); cereali, fette biscottate, pane; frutta.
3. La prima colazione deve variare a seconda dei gusti e della preferenza del bambino.
4. Secondo le linee guida delle più importanti società di Nutrizione, una prima colazione adeguata deve raggiungere il 15-20% delle calorie giornaliere complessive. La quota calorica varia in base al fabbisogno energetico individuale, cioè in relazione all'età, al peso, alla spesa energetica e allo stile di vita. 
5. È importante dedicare alcuni minuti di serenità per consumare la colazione, necessari per affrontare meglio la giornata di attività o di studi. 

lunedì 8 settembre 2014


Grazie a mio fratello e al suo viaggio a Bratislava, ho scoperto questa deliziosa torta a base di castagne. In Slovacchia non è difficile trovare le castagne essiccate o la purea di castagna congelata, ma qui da noi è un'impresa trovare le castagne quando non è periodo, per cui potete ripiegare con la crema di marroni che si trova facilmente al supermercato fra le confetture.

La torta che ha preparato è buonissima e la consiglio a tutti coloro a cui piace il sapore di castagna. 

Difficoltà: Elaborata 


Ingredienti

Per il pan di Spagna:
  • 4 uova
  • 4 cucchiai colmi di zucchero semolato
  • 4 cucchiai colmi d'acqua
  • 4 cucchiai colmi di farina 00
  • ½ bustina di lievito per dolci
  • 2 cucchiai colmi di cacao
  • Rum
Per il ripieno:
  • 2 cucchiai di confettura di albicocche o ribes
  • 400g circa di purea di castagna
  • 3 dl di latte
  • 1 preparato per budino alla vaniglia
  • 125g di burro
  • 400ml di panna da montare
  • 2 bustine di panna fix cameo 
  • cioccolato fondente per decorare


Preparazione:

  • Separate i tuorli dagli albumi che monterete dopo a neve. Montate i tuorli con lo zucchero e aggiungete i cucchiai di acqua. Amalgamate ben bene il tutto e pian piano aggiungete la farina continuando a mescolare. Aggiungete gli albumi montati a neve, un cucchiaino di rum, il cacao ed il lievito. Continuate ad amalgamare il tutto. Versate il composto in una teglia da torta tonda, imburrata ed infarinata, di quelle apribili con cerniera da 24cm. Cuocete a forno statico caldo per 15 minuti a circa 180°. Nel frattempo preparata il "budino". Cuocete a fiamma lenta il latte con il preparato per budino senza creare grumi. Aggiungete verso la fine il burro e lasciate raffreddare.

  • Unite al budino la purea di castagne (o crema di marroni) con 2 dl di panna montata. Prendete la base per torta, lasciatela nella tortiera. Bagnate con del rum e spalmate con i cucchiai di confettura del gusto che preferite. In Slovacchia la utilizzano per lo più di albicocche o di ribes. Versate sopra la crema di castagna e completate con la panna montata. Per decorare grattuggiate sulla torta del cioccolato fondente e se vi piace come idea utilizzate dei pezzettini di nocciola o riso soffiato aromatizzato alla nocciola da versare tutta attorno alla torta. Lasciate in frigo per almeno 6 ore. 

  • Consumate aprendo la cerniera della tortiera con delicatezza e portate in tavola.







domenica 7 settembre 2014

In estate, complici le nuotate, le camminate in montagna o anche solo il clima afoso che invita a mangiare cibi più leggeri e ricchi d'acqua, il corpo si sgonfia naturalmente e si tonifica. Per mantenere la silhouette conquistata anche durante il cambio di stagione basta davvero poco: mezz'ora di camminata almeno tre volte alla settimana, una nuotata in piscina (magari termale) nel weekend, una passeggiata nel parco cittadino per sfruttare al massimo il sole autunnale, più tiepido ma ugualmente importante per pelle e ossa.
Non dimenticate poi di inserire nella dieta quotidiana, la giusta quantità di liquidi, sostituendo i frutti e le bevande fresche estive con tisane e brodi vegetali con cui aprire il pasto. Infine, sotto la doccia per favorire il rinnovamento cellulare e mantenere il più a lungo possibile l'abbronzatura, regalatevi un gommage settimanale, a cui far seguire l'applicazione di una crema nutriente. Sarà una coccola per corpo e mente irrinunciabile anche durante i giorni più freddi. 

mercoledì 3 settembre 2014

A partire da settembre gli alberi cambiano colore e perdono le prime foglie. Anche la nostra chioma, che come tutto il corpo segue il bioritmo della natura, risente del cambio di stagione: per non farci trovare impreparati e per limitare al minimo la perdita di capelli basta dedicare qualche minuto in più al momento dello shampoo massaggiando il cuoio capelluto con delicatezza e applicando, dopo l'ultimo risciacquo, un balsamo leggero solo sulle lunghezza. In alternativa, per proteggere la cute dall'aggressione del phon isolate le punte con un olio secco che aiuterà anche la piega e darà luminosità ai capelli. Una volta a settimana regalatevi un impacco o una maschera rinforzante e, se non bastasse, applicate fiale ricostituenti. Anche a tavola poi potete prendervi cura dei vostri capelli consumando alimenti proteici come carne, uova e legumi o ricchi di vitamine B ed E come cereali integrali, frutta secca, germe di grano.

martedì 2 settembre 2014

L'autunno è la stagione del benessere: il sole si fa più tiepido e piacevole, il clima diventa via via più mite e la natura si tinge di arancio e giallo, colori allo stesso tempo rilassanti e ricchi d'energia che vi danno la forza di preparare il corpo e la mente ad affrontare poi la stagione più fredda.
L'esposizione al sole estivo ha sottoposto la pelle del nostro viso ad un maggiore carico di stress accelerando i processi ossidativi cutanei. Le conseguenze sulla tintarella sono numerose: disidratazione, desquamazioni, ispessimenti, prurito ma anche i pori dilatati, rughe, macchie e piccoli eritemi. Per riequilibrare l'epidermide optate per un'esfoliazione delicata, vi aiuterà ad eliminare impurità e ruvidezze e preparerà la pelle ad assorbire al meglio le sostanze nutrienti e lenitive della maschera idratante, da applicare ogni 6-7 giorni la sera e da lasciar agire tutta la notte. Quotidianamente e a qualsiasi età, è fondamentale applicare una buona crema idratante dotata di filtro solare per proteggere la pelle dagli agenti atmosferici e dalle temperature man mano più rigide. Anche a tavola poi, è bene proseguire le cure di bellezza scegliendo frutta di stagione ricca di proprietà nutritive: mele e pere contengono circa l'80% di acqua, fondamentale per dissetare l'epidermide dall'interno; l'uva il frutto autunnale per eccellenza, ha ottime proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. 

Per avere una pelle luminosa ed eliminare in modo naturale le cellule morte e lo smog che insidiosamente attacca la nostra pelle provate questo scrub naturale: mescolate in una ciotola 100 ml di latte detergente, 4 prese di sale e 6-8 gocce di limone. Applicate il gommage sul viso massaggiando con movimenti circolari evitando la zona delicata del contorno occhi. Sciacquate con acqua tiepida. 

Per avere occhi riposati evitando l'antiestetico "effetto borsa" e per attenuare il colore violaceo che pigmenta le occhiaie provate un impacco a base di camomilla e olio essenziale di lavanda. Gli effetti negativi del cambio di stagione si concentrano spesso sulla zona del contorno occhi. Prendetevi un momento di relax e applicate l'infuso sugli occhi con due dischetti di cotone per almeno 15 minuti. 

mercoledì 27 agosto 2014


Racconti di viaggio 

Al vostro arrivo a MARRAKECH, la "Città rossa", sarete sorpresi dal contrasto di colori: la città, i suoi muri di mattoni rosa con le buganvillee (un particolare tipo di pianta), una moltitudine di palme e una rigogliosa vegetazione e, come sfondo un paesaggio magnifico con le cime innevate dell'alto Atlante sotto un cielo luminoso blu intenso. Perennemente soleggiata e intrisa di profumo di gelsomino o dei fiori di arancio dei suoi giardini.
All'interno delle mura di mattoni, nei vicoli brulicanti della sua medina, regna un'attività intensa, caratterizzata da urla di mendicanti, colori vivaci, profumi di cedro e spezie. 
Marrakech, mitica città, capitale della cultura, ha ispirato gli artisti, la moda e gli eventi; Marrakech "people", con i suoi palazzi di lusso e locali notturni. Marrakech, meta turistica da oltre un secolo, offre un sottile equilibrio tra i tesori del passato e l'energia continua delle culture viventi.

Giungiamo a Marrakech in tarda serata per recarci al Riad (le tradizionali case nobiliari marocchine) "Dar Tuscia", situato entro le mura della Medina e a pochi chilometri dalla piazza principale della città Jemaa el Fna. Una volta arrivati alla stazione centrale di Marrakech (prima abbiamo visitato Casablanca e Fes) abbiamo trovato ad attenderci l'autista (che avevamo richiesto tramite email al momento della prenotazione)È consigliabile in quanto, se non si conosce la Medina, può risultare difficile trovare l'hotel la prima volta. Personale disponibile, camera pulita e ben arredata, condizionatore e tranquillità. Colazione sufficiente, terrazza rilassante e hammam (a pagamento). Il Riad è a gestione femminile, les dames sapranno darvi consigli utilissimi su come muovervi in città, cosa visitare e come comportarvi in caso di persone troppo insistentiOttimo rapporto qualità/prezzo. (La moneta locale è il Dirham; 1 euro corrisponde a 11,1450 Dirham , 100 euro a 1.114, 50 Dirham).

Ciò che bisogna assolutamente vedere a Marrakech:

La Koutoubia (la moschea con il suo minareto), è stata costruita dalla dinastia almoaide in 40 anni (dal 1150),  con forme semplici, arredi sofisticati ed equilibrio delle sue proporzioni è considerata uno dei monumenti più belli del Maghreb. È stata usata come modello per due monumenti simili: la Giralda di Siviglia e la torre Hassan a Rabat. Il suo minareto di 77 m è visibile fino a 25 km. Illuminata di notte, è il "fiore all'occhiello" di Marrakech. Particolarmente bella la moschea che però non è accessibile ai turisti, ma solo alle persone di fede musulmana...un vero peccato! 




Piazza Jemaa el Fna è il cuore pulsante della città. Classificata Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità dall'Unesco, deve la sua fama al suo spazio, la sua frequentazione ed il suo ambiente. Area pedonale è un luogo di incontro e di intrattenimento, con negozi e taverne che offrono cibi e bevande. Si possono ammirare cantastorie, indovini, incantatori di serpenti, acrobati e i famosi Gnawa che vibrano e rimbalzano al ritmo della "Krakachs" (nacchere metalliche) e ancora venditori di spremute, donne che fanno tatuaggi con l'hennè. Si passeggia perdendosi nei dedali di vie, accanto a motorini che sfrecciano all'impazzata, biciclette o carretti. Un caos organizzato! Ma è di notte che inizia la festa a Jemaa el Fna offrendo un ambiente medievale ed esotico, punto di incontro grazie ai cafè all'aperto che la circondano, in cui la città si trasforma in un grandissimo ristorante. Consiglio di mangiare in uno dei tanti banchetti che prepara piatti tipici marocchini, tra cui il "tajine" cucinato in svariati modi; si mangia bene e a poco prezzo oppure, per godersi la piazza al meglio, cenare in un ristorante che ha terrazzo con vista sulla piazza (come il Cafè du France), la sera con il tramonto.




La Medina e il sūq (il mercato organizzato) è un autentico labirinto di stradine e viuzze, praticamente è la città storica dentro le mura, se si è dei buon camminatori prima o poi si ritrova il varco in cui si è entrati ovvero facilmente allunghi il giro, tutti sono disposti a darti un aiuto o informazione in cambio di una mancia. Le mura della città antica, costruite in mattoni e lunghe 19 km annoverano una ventina di porte "Bab". Le porte sono punti di riferimento importanti per entrare o uscire dalla medina. Alcune, come Bb eh Debbagh e Bab Agnaou hanno mantenuto la loro architettura originaria. È il luogo dove si vede come scorre la vera vita marocchina, si vende, si compra, si contratta, si parla, si ride e si scherza; è un luogo magico dove sembra che il tempo si sia fermato! Percorrere la Medina di Marrakech rappresenta un'esperienza unica. Non si possono descrivere a parole i rumori, la confusione, i profumi, i cattivi odori e i colori della Medina. Impossibile resistere allo shopping. Vietata alle persone schizzinose o prevenute... bella e caratteristica tutta partendo sempre dal presupposto che siamo in un paese comunque povero e dove sicuramente non trovate pulizia profonda e benessere, ma comunque un modo diverso di vivere, dà l'impressione di essere reale e non solo turistica. Pericolo assente anche di notte. Evitate i ragazzini che al posto di darti indicazioni sui percorsi vi si "attaccano" e poi vogliono soldi.




Il Palazzo Bahia (Palazzo della Bella) è stato costruito nel tardo XIX secolo dall'architetto El Mekki, fu notevole per i suoi sofisticati arredi, i suoi giardini, fontane e cortili ombrosi, ma anche per il suo piano architettonico. Infatti, il palazzo ospitava la famiglia del grande visir Ba Ahmed Ben Moussa, cioè 4 mogli, 24 concubine ed innumerevoli bambini.
La disposizione delle stanze, porte e corridoi è progettata in modo che ciascuna possa proteggere la propria privacy ed evitare di incontrare gli altri. La lunga costruzione è durata 7 anni, da qui l'origine di una famosa espressione marocchina "la Bahia è finalmente finita!" usata per fare riferimento a un caso che ha richiesto molto tempo. Silenzioso e desolato. Oggi è un peccato che non sia curato come si dovrebbe; dà l'impressione di combattere tra un passato fastoso e un presente piuttosto indifferente. La cosa più bella sono sicuramente i nidi delle bellissime cicogne che mantengono forse viva la maestosità che doveva avere quel luogo in passato.




Il giardino Majorelle è un sito incantevole creato dal pittore francese Jacques Majorelle che nel 1922 si è stabilito qui. Qui potrete rilassarvi tra la sinfonia di luci e colori, fiori e piante esotiche, canti degli uccelli e fontane. L'artista dipinse le pareti della sua villa di architettura art decò e il giardino di un blu oltremare intenso e luminoso. Questo giardino blu nella città rosa è sorprendente, eppure è il cielo azzurro di Marrakech! Oggi di proprietà della Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint-Laurent, il giardino Majorelle ospita il Museo di Arte Islamica e le ceneri del celebre stilista. All'interno anche un piccolo museo dedicato ai berberi, nuovissimo e ben tenuto e, una collezione di biglietti d'auguri disegnati dallo stilista francese. È il giardino più bello e curato della città con tante varietà di piante: bambù, piante grasse, ninfee e di pesci rossi. Si entra in un altro mondo, è tutto ben organizzato e c'è un senso di pace molto coinvolgente. Da visitare per trovare un attimo di pace nella bolgia di Marrakech.




La Madrassa Ben Youssef: costruzione Saadiana, gioiello di marmo, stucco, piastrelle e cedro è una grande università coranica che attira studenti da tutto il mondo musulmano (la più grande di tutto il nord Africa). Non è facile da trovare, ma una visita alla scuola coranica merita assolutamente. Si trova all'interno della medina, dunque, è un luogo perfetto per uscire dal frastuono della strada e dalle varie richieste delle persone. La Scuola Coranica si componeva di più di 100 camere per gli studenti e una Sala per la preghiera. Legni e marmi intarsiati e una struttura per l'epoca all'avanguardia. Ascoltare proprio dall'interno della scuola il muezzin che chiama a raccolta il popolo islamico è una bella sensazione. Il suo fascino risiede non solo nella bellezza dell'edificio, ma nella capacità evocativa del suo passato come luogo di cultura e formazione.




Essaouira: si trova lungo la costa atlantica del Marocco, a ovest di Marrakech, famosa soprattutto per la sua Medina sul mare presente nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La fortezza, i muri bianchi e cangianti, la rilassatezza dei suoi abitanti, la Kasbah, le botteghe artigiane, rendono questa città unica e dal sapore europeo: nel 1756 i francesi ne fecero un perfetto esempio di architettura militare e la arricchirono con mura, torri, bastioni e porte riuscendo a coniugare perfettamente la cultura arabo-musulmana con quella d’oltre mare.
Essaouria, originariamente chiamata Mogador, cioè piccola fortezza, è da sempre un importante porto che collega il Marocco con il resto dell’Africa e dell’Europa. Le coste di Essaouria sono avvolte durante quasi tutto l’anno dalle brezze oceaniche e molti sono i surfisti e gli amanti del windsurf che la raggiungono per volteggiare sul pelo dell’acqua a largo della costa. Interessante osservare il  mercato del pesce e il lavoro dei pescatori e dei commercianti. I negozi vendono prodotti di artigianato locale, come ad esempio, prodotti in legno di tuia, vestiti ricamati e tappeti. Essaouira è la destinazione ideale per un soggiorno all’insegna di storia, arte e avventura. Consiglio la citta' tranquilla, rilassante... ma non per il mare! La spiaggia di Essaouira è larghissima, lunghissima e piuttosto chiara; si può passeggiare per ore e, addentrandosi, a un certo punto sembra proprio di stare nel deserto, con dune altissime, di colore ocra e rossiccio. Dalla mattina fino alla sera si può fare jogging, passeggiate a cavallo o a dorso di cammello, prendere il sole, ma ad eccezione delle ore più calde il vento che si alza è fastidioso e l'acqua non è proprio limpida e ideale per la balneazione. 




Escursione nel deserto: è stato, per me, sicuramente il momento più particolare e toccante per scoprire le più belle perle del Marocco, le preziose montagne dell'Alto Atlas, le oasi dalle esuberanti palme, le antiche e secolari Kasbe, le magnifiche città berbere con le loro costruzioni particolari, un paesaggio selvaggio formato da profondi canyon e gole del deserto con le sue fantastiche dune di sabbia. Niente più che inoltrarvi nel deserto vi farà avvicinare alla realtà del Paese, alla bellezza delle terre marocchine e vivere momenti indimenticabili al ritmo dei tamburi berberi. Il mio consiglio è di affittare una 4x4 dove una guida marocchina vi accompagnerà per tutta la durata del viaggio. Noi abbiamo scelto il tour da Marrakech verso Zagora, attraverso molti panorami diversi e unici. A Ouarzazate in direzione di Tinerhir, ci siamo fermati a visitare un interessante complesso: la "Qasba Taourirt", abitata sino a poco dopo gli anni trenta, oggi un interessante complesso turistico visitabile. Alle spalle del monumentale edificio si apre un piccolo villaggio tuttora abitato, interno alla kasbahNon c'e nulla di straordinario e non è arredato, ma ci sono delle curiosità architettoniche e dalle finestre si ha una bella panoramica della città e della valle. Nelle immediate vicinanze della suggestiva cittadina vi sono numerosi studi cinematografici (Atlas Film Corporation Studio), dove vennero (e vengono tuttora) girati svariati film ambientati nel deserto, tra i quali celebri produzioni epiche hollywoodianeDurante il viaggio abbiamo fatto diverse soste, abbiamo pranzato in ristoranti tipici  ed economici; nel pomeriggio siamo giunti dopo un'ora di cammino in sella ai dromedari, tra le dune della regione di Souss-Massa-Draâ, abbiamo ammirato un bellissimo tramonto, anche se una volta addentrati nel deserto ci ha avvolto una tempesta di sabbia...è stata una sensazione forte e indescrivibile...
Giunti all'accampamento berbero (con tende da 4 persone), nella tenda centrale i berberi ci hanno offerto la cena e abbiamo cantato, suonato, parlato con persone di ogni nazionalità e cultura.
Ognuno di noi porta dentro di sè un ricordo legato ad un particolare luogo... Io non potrò mai dimenticare l'emozione di trovarsi in una tempesta di sabbia in mezzo al deserto in sella al dromedario, il silenzio, le forti raffiche di vento, la notte in tenda per poi aspettare l'alba con tutto il suo incanto...
Il mio grazie va a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa avventura, per ciò che abbiamo visto e per la caratura umana delle persone che abbiamo conosciuto; per averla resa un'esperienza unica ed emozionante. Ci ritornerò sicuramente...