I muscoli che giovano maggiormente durante la corsa sono le gambe (sia le cosce che i polpacci) e i glutei. Se esercitata almeno tre volte alla settimana, tonifica i muscoli, senza però determinarne l'ingrossamento, conferendo un fisico snello e lanciato. Inoltre, aumenta la mobilità delle ginocchia e delle caviglie, che diventano più sciolte. Correndo, però, non lavorano soltanto le gambe, ma anche gli addominali, che contraendosi leggermente per mantenere la giusta posizione durante l'andatura, si definiscono. Ciò vale anche per i muscoli delle spalle e delle braccia, che si muovono allo stesso ritmo delle gambe. Il running, quindi, può essere considerata un'attività completa.
Tra i tanti effetti positivi, correre, contribuisce a prevenire alcune malattie molto comuni: è d'aiuto contro l'osteoporosi (che rende fragili le ossa e interessa soprattutto le donne di una certa età) poichè i ripetuti impatti con il terreno stimolano il metabolismo dello scheletro, favorendo un miglior assorbimento del calcio. Per quanto riguarda il diabete (causato dall'eccessiva presenza degli zuccheri nel sangue, dovuta ad una carenza di un ormone, l'insulina), la corsa rende il corpo più funzionante dell'uso del glucosio (gli zuccheri). Il running migliora l'ipertensione, cioè la pressione alta, in quanto, agisce favorevolmente sulla salute del cuore e l'ossigenazione del sangue e, ne previene alcune possibili cause, come il sovrappeso e, appunto, il diabete.
Il running aiuta anche la mente, perchè allenandosi ci si immerge in uno stato di profonda tranquillità, in cui ci si dimentica dei problemi e delle tensioni da cui si è afflitti. Staccando la spina, si riducono considerevolmente i livelli di stress e si recupera la propria serenità interiore, grazie al ruolo delle endorfine, gli ormoni del benessere che, durante l'allenamento, vengono prodotte dal corpo in quantità superiore alla norma e, questo dona una sensazione di leggera euforia. Tali effetti sono poi ancora più evidenti se l'allenamento è improntato al puro divertimento e non finalizzato ad un risultato.